Eroi: Niccolò, Stefano
Ormai è da un mese che con il caro amico Stefano non bazzichiamo su per qualche vetta lombarda, e decidiamo che è giunto il momento. L’idea di base è sabato 18, ma questioni di pubbliche relazioni spostano la scelta a domenica 19. Ovviamente, sabato c’era un sole incredibile e domenica un tempaccio da lupi. Vabbè, a noi ci piace così (sic!!)…
La partenza è fissata alle 7 del mattino (osiamo dormire un po’ data la non eccessiva altitudine della meta), e baldanzosi ci dirigiamo alla volta della ridente Brunate (715 m), che Stefano voleva raggiungere a piedi da Como (e ancora una volta: pazzi si, scemi no dai!). Parcheggiamo la macchina sotto al faro voltiano (nei pressi del ristorante San Maurizio), meta di numerose attività scout negli anni passati, e ci dirigiamo alla volta del nostro destino. L’obiettivo dichiarato è il Monte Palanzone (1436 m), un simpatico panettone che svetta (???) nel triangolo lariano.
Dato che siamo ambiziosi, attacchiamo la strada evitando come la peste i giri brevi e rapidi, e percorrendo imperterriti tutte le creste che la morfologia del terreno ci mette a disposizione. Sotto un cielo sempre più grigio e meno amico raggiungiamo il Monte Boletto (1236 m), da cui abbiamo una vista fantastica del lago di Como, nella sua unica apparizione odierna (tutto verrà coperto dalle nuvole fra poco). Appena giunti alla vetta, inizia a soffiare un vento canchero, che ci costringe a scendere rapidamente in direzione del monte Bolettone, e fa la sua comparsa anche la neve a raffica che ci viene sparata in faccia a intervalli più o meno regolari. Ci si copre quindi, e si riparte. Per la cronaca, persone incontrate finora: 1.
Dal Boletto al Bolettone ci mettiamo circa un’oretta fra una pausa per coprirsi e l’altra, e notiamo che la presenza umana inizia ad essere un po’ più ricca, anche se visto il tempo la zona ha perso sicuramente un buon numero di frequentatori. Attacchiamo la cresta e giungiamo al grande monumento di vetta del monte Bolettone (1317 m) che sono ormai le 11 del mattino e siamo in giro ormai da 2.5 h, martoriati da neve e vento. Nonostante tutto il morale è alto quasi quanto Stefano (quindi altino, diciamo).
In discesa dal Bolettone incrociamo una comitiva di 15 persone che procede spedita verso chissà dove. Seguendo i loro passi ci tocca di rischiare di scivolare e fracassarci a terra un po’ di volte ciascuno: Stefano ci riesce, io in qualche modo non poggio mai il culo a terra. E sì che questa è la prima volta che non mi porto dietro i ramponi, mannaggia!
La strada è lunga, il terreno coperto da uno strato ben solido di ghiaccio mascherato da un lembo di neve che ci dà non poche noie. Verso le 12:30 arriviamo in vista della cresta finale che ci porterà in vetta al Palanzone. Con qualche fatica, alle 13 siamo su, e la neve è su con noi.
Vorremmo godercela un po’, ma il tempo infame ci fa mangiare i nostri pochi pani in poco tempo, e ci invita a scendere verso le 13:30 – 13:45. La strada del ritorno è lunga e faticosa, e il ghiaccio non aiuta. Arrivati alla base del Bolettone scegliamo di evitare le creste e di fare la dorsale normale, per provare ad abbattere i tempi di percorrenza.
Il risultato è che arriviamo alle 16 al rifugio Boletto, dove una bella birra ed un fettone di torta chiudono in modo degno una giornata dai due volti: bella ma gelida. Queste calorie suppletive ci porteranno alla macchina in mezz’oretta, pronti per rituffarci nella vita di ogni giorno…
Vorremmo godercela un po’, ma il tempo infame ci fa mangiare i nostri pochi pani in poco tempo, e ci invita a scendere verso le 13:30 – 13:45. La strada del ritorno è lunga e faticosa, e il ghiaccio non aiuta. Arrivati alla base del Bolettone scegliamo di evitare le creste e di fare la dorsale normale, per provare ad abbattere i tempi di percorrenza.
Il risultato è che arriviamo alle 16 al rifugio Boletto, dove una bella birra ed un fettone di torta chiudono in modo degno una giornata dai due volti: bella ma gelida. Queste calorie suppletive ci porteranno alla macchina in mezz’oretta, pronti per rituffarci nella vita di ogni giorno…